Questa è la storia di un italiano come tanti emigrati in cerca di nuove orizzonti: la storia di mio padre Agostino Tiraboschi.
Lui era nato a Zambla Alta, un paesino del Comune di Oltre il Colle, Provincia di Bergamo, il 12/05/1905. Era il maggiore fra undici fratelli.
Siccome aveva ascoltato che in America c’era molta possibilità di lavoro, decisero, lui e suo fratello Francesco, di andare in Argentina. Così il 8/1/1931 tutte e due lasciarono la casa natale e dopo di prendere il treno a Milano dove trovarono altre due amici, passarono a Genova. Lì restarono un giorno per fare delle pratiche e finalmente il 10/1/1931, di prima mattina, imbarcarono sulla “Principessa Giovanna” una nave appartenente alla compagnia “Lloyd Sabaudo”, verso l’Argentina. I quattro amici occuparono una cabina sul secondo livello.
Da sopra la nave guardavano come si allontanavano dalla loro amata terra e una grande tristezza gli stringeva il cuore pensando alle loro famiglie. Appena arrivati a Buenos Aires, il 4/2/1931 furono portati al “Hotel de los Inmigrantes” dove restarono sei giorni senza capire quasi nulla di tutto quello che gli dicevano. Dopo partirono verso il Nord, percorrendo 1500 Km circa, per lavorare in una piantagione. Il posto era inospite e loro dovevano dormire sui materassi di paglia messi sul pavimento.
Alcuni mesi in più cercarono l’indirizzo di amici che abitavano da tempo in Argentina i cui gli portarono a “Los Telares”, Provincia di Santiago del Estero, per lavorare alla fabbricazione di carbone di legno. Lì restarono per un lungo tempo.
In tutti quegli anni dimoranti in Argentina scambiarono molti mestieri speranzosi di progredire ma sempre con il ricordo della patria lontana.
Francesco sposò una ragazza Argentina; ebbero sei figli e non tornò mai in Italia. Invece, Agostino ancora scapolo, dopo quasi venti anni decise di tornare per vedere la famiglia, specialmente la mamma, già invecchiata. Quindi il 4/7/1950 salpò dal porto di Buenos Aires per l’Italia sul “Protea”, un vecchio bastimento che faceva il suo ultimo viaggio. Giunse a destinazione il 26/7/1950.
Tredici mesi dopo di essere a Bergamo, il 2/5/1951 sposò Maria, una ragazza nata anche a Zambla Alta il 5/1/1920. Decisero di fare il viaggio di nozze in Argentina. Partirono dall’Italia il 9/9/1951 e arrivarono il 25/91951. Si stabilirono alla città di San Fernando in Provincia di Buenos Aires dove è nato il loro primo figlio, Vittorio, il 24/2/1952.
Nel 1953 venderono la casa per fare il trasloco alla città di Córdoba dove abitarono in via Bedoya. Lì sono nati gli altri tre figli: Agostino il 15/2/1954, Adriana il 15/11/1952 e Roberto il 30/10/1960. Restarono in questo posto sin che comprarono nel 1964, un’altra casa nel quartire La France. Siano queste righe un riconoscimento per i nostri cari genitori i cui come tante altri italiani contribuirono a forgiare la nostra Argentina.
Adriana Tiraboschi